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Channel: Chemtrails Sat (Le scie chimiche da satellite) by Tanker Enemy

Relazione sulla conferenza di Viterbo del 13 febbraio 2010

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Il 6 gennaio 2010 siamo stati contattati da un rappresentante del Comitato Alta Tuscia contro le scie chimiche. Nella email ci è stato chiesto se eravamo disponibili ad intervenire ad una conferenza sul tema, conferenza fissata per il 13 febbraio 2010. In risposta alla richiesta abbiamo definito alcune condizioni necessarie per la nostra adesione e, tra queste, il rimborso spese (nel caso di tutte le partecipazioni a Rebus, ad esempio, la trasferta fu interamente a carico del Comitato T.E.) e, soprattutto, i tempi necessari per il relatore, ovvero almeno tre ore. Ciò in seguito all'esperienza maturata in alcuni convegni precedenti, durante i quali il relatore non aveva avuto spazio superiore ai trenta minuti, davvero pochi per descrivere un problema così ampio e sfaccettato come è il tema "scie chimiche".

Per la conferenza di Viterbo erano stati invitati diversi relatori fra i quali la dottoressa Antonella Litta, referente locale I.S.D.E. ed i Dottori Vittorio Iori e Corrado Pala del Comitato di Roma "Cieli liberi".

Su richiesta degli amici del Comitato dell'Alta Tuscia, il 29 gennaio 2010 abbiamo pubblicizzato l'evento sul nostro blog. Ovviamente avevamo avvertito i diretti interessati che, da quel momento, si sarebbero scatenati i ben noti disinformatori, i quali, con i metodi classicigià visti in questi anni, avrebbero tentato di tutto al fine di boicottare la conferenza del 13 febbraio o, per lo meno, di impedire la partecipazione del sottoscritto. Come capita spesso in queste circostanze, gli amici del Comitato Alta Tuscia non erano affatto preparati, in quanto l'osservazione dall'"esterno" di un fenomeno come la disinformazione, non è sufficiente per comprenderne le reali insidie e la palese spregiudicatezza dei soggetti operanti in questo ambito.

Così sono iniziate subito le danze e le persone e gruppi interessati, più o meno direttamente, all'organizzazione della conferenza di Viterbo, si sono trovati subissati da email e raccomandate contenenti ingiurie e diffamazioni nei confronti dello scrivente e del Comitato che rappresenta nonché intimidazioni di varia gravità.

La prima vittima di questo attacco, sferrato in modo infido e veemente da nomi noti come, ad esempio "Orsovolante", "Wasp", "Il fioba" ed altri disinformatori, è stata la Dottoressa Litta che, vistasi assediata e non conoscendo i trascorsi di tali personaggi, deve aver ceduto alle intimidazioni. Ella ha così declinato l'invito, di fatto non rendendosi più disponibile per un intervento in conferenza. Affondata! Un successo per i disinformatori. Il loro impegno è stato premiato. Poi qualcuno osa ancora affermare che viviamo in un paese democratico.

Nei giorni seguenti gli attacchi verbali sul canale video You-Tube del Comitato Alta Tuscia, le mail intimidatorie e le raccomandate tramite avvocatosono state una costante, tenendo di fatto sotto pressione gli attivisti organizzatori della conferenza sulle scie chimiche e portando alla defezione di alcuni componenti del gruppo. Costoro pensavano forse di occuparsi di una sfilata di moda e non erano preparati ad una tale situazione, originata da un'addestrata e tenace combricccola finanziata da frange occulte dello stato ed impegnata, da anni, nel chiudere la bocca a chi ardisce alzare la testa da sotto la sabbia.

Com'è scritto nei Promessi sposi: "Il coraggio uno non se lo può dare" e così è ovvio che chi non ha carattere è destinato a fallire.

Di quanto stava avvenendo siamo stati edotti in modo informale, sebbene sarebbe stato opportuno operare in modo tale da garantire maggiormente gli interessi di una persona aggredita per mezzo di emails e lettere raccomandate ingiuriose e diffamatorie. Fatto sta che, ciononostante, determinati nel portare a termine il progetto, i pochi organizzatori rimasti, hanno fatto quadrato intorno al relatore diffamato impunemente, fornendogli la massima disponibilità e fiducia.

La defezione della Dottoressa Litta ha in fondo permesso di ottenere maggior tempo a disposizione per illustrare il fenomeno "chemtrails" ed i vari aspetti collegati alle attività di aerosol clandestine. Quindi, tutto sommato, i disinformatori ci hanno fatto un favore.

Il giorno 13 febbraio il convegno si è svolto senza problemi. La sala della provincia era strapiena, con persone anche in piedi. Molti erano coloro che, seguendoci da anni, sono giunti sino a Viterbo, percorrendo sino a 700 km pur di presenziare. Tra l'uditorio c'era anche qualche sindaco insieme con alcuni assessori, ma si sono tenuti in disparte, per evidenti motivi e quindi, sebbene la sala conferenze sia stata gentilmente fornita dalla Provincia, è mancata l'auspicata partecipazione di quegli stessi rappresentanti politici che la gente vota e che poi, nel momento del bisogno, tendono a dileguarsi. Chissà perché la cosa non stupisce!

Dopo la presentazione dei relatori (Rosario Marcianò e Vittorio Iori), la conferenza è iniziata con la visione di alcuni documentari riassuntivi del problema, intervallati da spiegazioni e dalla presentazione di fotografie e documenti. Il pubblico, attento e silenzioso, ha poi potuto intervenire con alcune domande (dal palco e su prenotazione), alle quali il sottoscritto ha risposto puntualmente, sulla base di dati oggettivi e di elementi di prova. Un fisico presente in sala ha apprezzato il metodo espositivo ed ha confermato la validità scientifica delle acquisizioni riportate dal sottoscritto durante la conferenza. Numerose sono state le testimonianze e le conferme. Nessuno tra i presenti ha contestato i contenuti esposti. Il gruppetto di disinformatori, giunti anch'essi alla conferenza e dispostisi in un angolo della sala vicino all'uscita, dato il metodo stabilito per gli eventuali interventi del pubblico, ha potuto soltanto ingoiare il rospo per svignarsela con le pive nel sacco, una volta concluso il convegno.

In definitiva la conferenza, egregiamente organizzata dagli amici del Comitato Alta Tuscia, si può considerare un successo. Si auspica che il seme gettato nel viterbese possa promuovere la crescita della consapevolezza circa il grave problema di cui tutti noi siamo vittime e porti alla nascita di nuovi gruppi di azione civile, con lo scopo non solo di informare, ma anche di stabilire i punti cardine per un'azione concertata tra i vari comitati, con il fine di potare all'interruzione delle sperimentazioni chimico-biologiche clandestine in bassa ed alta atmosfera, almeno sul nostro territorio nazionale.

Ringrazio particolarmente i numerosi e fedeli amici che seguono questo blog, che offrono il loro contributo in mille modi diversi, che spesso hanno partecipato alle precedenti conferenze e che hanno affrontato centinaia di chilometri su strade spesso difficili da percorrere, in una giornata con neve e ghiaccio. Neve, guarda caso, non del tutto naturale. Essi non si fermano mai.


Rosario Marcianò per Tanker Enemy




Le nebbie chimiche spacciate per smog da traffico automobilistico

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Il 18 febbraio 2010 sul giornale "La Stampa", ma anche nel corso dei TG nazionali, viene mostrata la mappa satellitare riportata qui sotto.

E' necessario evidenziare come sia stata estrapolata una scansione satellitare qualsiasi e tantomeno una di queste ultime settimane! La mappa mostra piuttosto la presenza di una nebbia chimica, composta di inquinanti a base di biossido di zolfo (noto per essere un composto ad "effetto serra" decine di volte superiore al CO2), dispersi deliberatamente per mezzo degli aerei militari e civili. E' in atto quindi una campagna di inganno che ha il sostegno totale dei media e dei nostri politici, che useranno questa menzogna per aumentare i balzelli a carico degli automobilisti.

Ecco la mappa satellitare [ LINK ] del 18 febbraio 2010, molto simile a quelle dei giorni scorsi, per via della copertura nuvolosa. E' palese come si miri a spacciare delle conosciutissime nebbie chimiche, indotte da aerosol aerei, per smog di origine antropica. Per conseguire questo obiettivo, i media di regime hanno deliberatamente esibito un'immagine satellitare adatta alla bisogna e che, aspetto fondamentale, non si riferisce a questi ultimi giorni. E' evidente la malafede in questa criminale operazione di inganno mediatico.





Chemtrails e disastri climatici

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[...] "A proposed Law that effectively bans and prohibits the deployment or otherwise released, into or on the Earth’s Natural Atmospheric/Stratospheric column:

1. Banning mixtures (any Organic or Inorganic chemicals or compounds, elements of the Periodic Table, gases, solids or plasmas) of chemical materials known as “chaff” from military training operations. Ceasing the operation of Chemical trails (ChemTrails) that occlude sunlight. Weather modifications or any combination of chemical biological mixtures used for any purpose are expressly prohibited;

2. “Cloud Seeding” and Atmospheric/Stratospheric “seeding”..." [...] [ LEGGI QUI IL DOCUMENTO IN FORMATO PDF ]




11 dicembre 2009: sulla Liguria cielo limpido e terso

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Previsioni meteo (RAI 3 Liguria) dell'11 dicembre 2009: "Sulla Liguria cielo limpido e terso". Forse avranno bisogno di un paio di occhiali da vista nuovi.





Nebbie artificiali

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Che cosa distingue l'uomo dall'anima-le? I più affermeranno che l'uomo si trova sul livello più alto dell'evoluzione, poiché è in grado di ragionare. Se la ragione è però priva di coscienza, senza dubbio è preferibile l'animale.


In questi anni abbiamo assistito ad una sempre più massiccia manipolazione climatica che, precisiamo, non si prefigge l'obiettivo finale dell'operazione cloverleafche tutti conoscono, ma è una necessità operativa agli scopi molteplici e ramificati. Quelle che noi definiamo operazioni di aerosol clandestinee che per i più sono le famigerate scie chimiche o chemtrails, sono un mezzo per conseguire determinati obiettivi e nulla importa ai pianificatori del progetto se ciò porterà alla completa distruzione dei biomi.

Chiarito questo, per qualunque essere umano senziente e dotato di una coscienza, dovrebbe essere prioritario lanciare l'allarme, soprattutto se queste persone, che conoscono bene il problema, hanno la possibilità di far conoscere la reale gravità dei fatti. Così, però, non è, poiché un manipolo di sedicenti "scienziati", pur di guadagnare fior di quattrini e di mantenere privilegi nonché, in molti casi, popolarità, sono disposti non solo a tacere, ma addirittura ad elargire pillole velenose di disinformazione travestite da affermazioni di tipo scientifico. Essi, uomini senza coscienza, opportunisti senza dignità, servono i loro padroni fino in fondo ed usano ogni mezzo disponibile per ingannare il prossimo.

I meteorologi sono la chiave di lettura

Tempo fa, contattammo un meteorologo da strapazzo e, in merito alla questione chemtrails, gli facemmo notare che cosa avveniva nei nostri cieli all'insaputa dei più. Precisiamo che tale "esperto" non riusciva a centrare nessuna previsione meteo, poiché, negli ultimi due anni intervenivano sempre dei fattori per lui sconosciuti, che demolivano completamente le sue previsioni. Una volta informato su quanto accadeva, sembrò essere interessato e, ancorché forse preoccupato, un giorno concluse con una battuta: "Ah, ecco perché i meteorologi militari mi sbeffeggiano! Ora ho capito!".

In seguito sollecitammo un suo intervento affinché ci fornisse un sostegno nell'ambito della divulgazione sul grave problema "chemtrails", ma per settimane non si rese più disponibile ad un colloquio, sino a che dovemmo rinunciare. Stranamente, però, da quel fatidico giorno in cui l'"esperto meteo" comprese qual era la vera motivazione delle sue fallimentari previsioni, queste diventarono sempre più precise fino a comprendere, con estremo dettaglio, tutto l'arco della settimana. Caso strano, da allora egli è in grado di prevedere anche le famigerate "innocue velature". Sono quelle velature, per nulla innocue, che noi ben conosciamo e che sono causate dal passaggio di aerei non identificati a bassa quota.

Ebbene, che cosa ha permesso a questo meteorologo di operare un tale salto di qualità nelle sue previsioni meteo? Penso che sia chiaro: i bollettini meteo ORA gli arrivano dai militari, i quali sanno perfettamente quali saranno le attività di aerosol nel corso della settimana. In pratica l'"esperto" fu subornato in cambio di informazioni sicure sulla manipolazione del tempo.

In fondo poi, una volta appreso il meccanismo ed una volta appurati gli obiettivi delle attività chimico-biologiche in bassa ed alta atmosfera, non è difficile stilare ottime previsioni, senza per questo essere meteorologi e tanto meno ricevere, sottobanco, informazioni dai meteorologi militari. Noi ormai sappiamo che la maggior parte dei fronti nuvolosi forieri di precipitazioni viene o deviata oppure totalmente distrutta e ciò nell'ambito di fini che coinvolgono anche le sperimentazioni elettromagnetiche, le quali richiedono bassi valori di umidità relativa. Si assiste perciò all'intervento subitaneo e contemporaneo di decine di velivoli che, a quota cumulo, disegnano sfregi nell'area loro assegnata per quella determinata operazione, rilasciando tonnellate di particolato. Nel giro di una trentina di minuti, il fronte viene ogni volta dissolto e ad esso subentra un denso e mefitico banco di nebbia che, come si può notare, anche in televisione, viene ricompreso nella diciture "velature di passaggio", "nubi alte in quota", "cirri spissati", "nebbie diffuse", "nubi senza fenomeni" oppure... "innocue velature".

La diffusione delle giuste informazioni sull'"operazione copertura" è condizionata dall'evoluzione delle attività di aerosol clandestine. Infatti, laddove un tempo era frequente osservare scie chimiche di tipo persistente, ora gli avvelenatori hanno adottato nuove strategie di dissimulazione, privilegiando le ore notturne e relegando l'uso delle scie durevoli a pochi interventi ristretti nel tempo nelle ore diurne. Tra l'altro, l'impiego di aerosol particolari durante la notte, ha permesso in questi mesi di nascondere ad occhi non attenti le continue attività diurne (anche in luglio ed agosto). La mattina è infatti ormai una consuetudine osservare una fitta nebbia (che i servizi meteo si affrettano a giustificare in mille modi) anche in aree a bassa o bassissima umidità e forse solo pochi avranno notato che il cielo non è più azzurro quando è "sereno", ma biancastro, opaco, accecante, oltre che privo di formazioni nuvolose naturali. E' il particolato di metalli e polimeri che lo rende tale e ciò permette il passaggio indisturbato di velivoli non riconducibili al traffico "regolare" civile. Essi, infatti, hanno così la possibilità di disperdere elementi igroscopici di tipo persistente senza che questi siano visibili o quasi. Appare strano come certuni "scienziati" siano in grado di osservare nonché fotografare aerei che, secondo loro, incrociano a 12.000 metri di quota ed oltre, quando invece la visibilità è fortemente ridotta dalle dense foschie.

Sul portale meteogiornale.it si legge: "Quindi appare evidente come vi siano almeno tre macro-aree in Italia che da almeno quattro mesi non ricevono una quantità di pioggia adeguata. Esse sono le seguenti: l'area tosco-emiliana e, in parte, ligure, quella tirrenica centrale e quella sarda. Sulle motivazioni di tali anomalie si potrebbe scrivere molto, anche perché il discorso dovrebbe affrontare complicate questioni meteorologiche legate alle condizioni microclimatiche di queste regioni. Ad esempio, il continuo salto dell'area emiliano-romagnola e delle province limitrofe è stato causato da un'insistente e pertinace circolazione sud-occidentale che genera quasi sempre correnti di favonio appenninico (garbino) o comunque un'ombra pluviometrica sulla regione. [...] È abbastanza normale che si abbiano dei periodi sfortunati a proposito delle piogge in alcune regioni. [...] Come dicevano i Latini, mors tua, vita mea".

Strano che gli "esperti" di meteogiornale.it non abbiano notato l'inquietante correlazione tra le aree maggiormente irrorate e le regioni più colpite dalla siccità. Per loro è solo questione di sfortuna, in definitiva.

L'Osservatorio Geofisico di Modena, invece, per voce dell'"esperto meteo" Luca Lombroso, scrive: "Regione - Prosegue un autunno siccitoso e relativamente mite: le temperature sono tuttora di 4°C sopra le medie stagionali. La situazione vede una blanda circolazione di aria umida (ed inquinata) nei bassi strati, responsabile del grigiore di stamani. Domani saremo sfiorati da un fronte freddo che transita a nord delle Alpi e che porterà una fase di venti da SW, ma senza fenomeni, mentre fra venerdì e sabato entreranno correnti relativamente più fredde con una breve fase di bora associata al ritorno della nuvolosità del fronte occluso, con qualche pioggia. Da inizio settimana tornerà a consolidarsi un’anomala situazione di alta pressione. Oggi in pianura cielo ovattato da nubi medio-basse e dall’alta concentrazione di inquinanti, soprattutto polveri sottili; in montagna sereno e limpido, al più con qualche passaggio di nubi alte (cirri, scie di condensazione)".

Intanto, nei mesi scorsi e nel pieno silenzio dei media, altri corresponsabili di questo scempio, la fornitura dell'acqua potabile è stata privatizzata, dando così il via alla speculazione selvaggia su una risorsa primaria e che dovrebbe essere un bene di tutti. Si comprende quindi una delle tante motivazioni che spingono alla desertificazione del territorio. L'acqua sarà, un giorno non lontano, un bene di lusso che solo pochi potranno permettersi.

Ecco spiegate le velature, la scarsità di piogge e le pseudo scie di condensa, cari lettori ed ecco perché gli "uomini" che coprono con il loro silenzio, o peggio, con la disinformazione, le attività clandestine di aerosol, non sono degni di essere definiti tali. Essi rappresentano il punto più basso che mai l'umanità abbia toccato, asservendo la conoscenza al Male. Se la "scienza" è vestita di menzogna, non è preferibile un anima-le? Almeno gli animali hanno un'anima, mentre questi personaggi hanno venduto la loro anima (se mai l'hanno avuta) per un pugno di dollari.


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I meteorologi sono la chiave di lettura

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Confronto tra un cielo oscurato dalla nebbia chimica ed uno in fase di iniziale irrorazione chimica.Negli ultimi 12 mesi le tecniche di irrorazione chimico/biologica si sono intensificate e, nel contempo, sono state studiate nuove metodologie e nuovi composti per rendere sempre più dissimulati i sorvoli delle aviocisterne della morte. In parte, di tutto ciò sono involontari responsabili coloro che, segnalando il problema scie chimiche, hanno sempre puntato l'attenzione sul fatto che esse sono distinguibili da quelle di normale condensazione per la caratteristica unica di essere persistenti.

Sebbene i ricercatori indipendenti siano spesso ostracizzati, criticati, sbeffeggiati, sebbene si tenti in tutti i modi di ridurli al silenzio, parimenti le loro ricerche ed osservazioni vengono prese in seria considerazione, cosicché i tecnici al soldo degli avvelenatori hanno dovuto elaborare nuove strategie di aerosol, con l'obiettivo di rendere meno appariscenti le scie chimiche emesse dai tankers. Non è quindi più vero che le scie non persistenti sono scie di condensazione, non quelle, almeno, emesse a bassa quota e qui mi sembra che nessuno ci possa contraddire. Abbiamo dimostrato infinite volte e con diversi metodi che i velivoli impegnati nell'operazione copertura volano a quote basse.

La stessa N.A.S.A. riporta:

"Contrails are always made of ice particles, due to the very cold temperatures at high altitude."

"Contrails are man-made clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km) where the air is extremely cold (less than –40°C)."

"Contrails only form at very high altitudes (usually above 8 km) where the air is extremely cold (less than -40 degrees C) "

"Contrails are human-induced clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km - about 26,000 ft) where the air is extremely cold (less than -40 ºC). Because of this, contrails form not when an airplane is taking off or landing, but while it is at cruise altitude."

"Contrails form in the upper portion of the troposphere and in the lower stratosphere where jet aircraft normally fly, generally between about 8 and 12 km altitude (~26,000 to 39,000 feet)."

Ribadito come stanno le cose, arriviamo al punto. Quale strategia è maggiormente ora in uso durante le ore diurne? E' presto detto. All'alba riprendono i sorvoli, interrotti per un paio di ore, ad opera di velivoli che spargono a quote più basse del consueto la loro dose di veleno. Dai tankers vengono spruzzati composti che hanno brevissima persistenza. Questi elementi formano, nell'arco di trenta, quaranta minuti, una fitta nebbia di ricaduta, utile a nascondere il sorvolo delle aviocisterne che, nel resto della giornata, adoperano le classiche scie durevoli, quasi invisibili per un occhio allenato, figuriamoci per gli stolti cittadini impegnati nella farsa delle primarie. Il cielo, ormai ridotto ad una poltiglia biancastra, è ormai l'ambiente ideale per mimetizzare qualsiasi oggetto lo attraversi. I voli dei droni, teleguidati da un sistema di controllo globale, sono coordinati con le scansioni satellitari e gli avvelanatori hanno l'accortezza di non rendere disponibili fotografie da satellite che appaiano troppo compromettenti. Allorquando un satellite dovesse riprendere un'area intensamente irrorata in quelle ore, le sue scansioni non vengono rese pubbliche per tutta la giornata e sono in seguito sostituite con "toppe" appartenenti ad altre date di scansione. A volte sfugge qualcosa, ma queste "chicche" appaiono sempre più merce rara.

Una nota è d'obbligo: nelle ore notturne gli avvelenatori ricorrono alle classiche scie persistenti, delle quali, evidentemente, gli artefici delle operazioni non possono ancora, a quanto sembra, fare a meno. Di notte, infatti, il problema della dissimulazione non si pone minimamente.

Intanto i servizi di previsione meteorologica si adeguano ai tempi, per cui, dopoché i militari hanno acquisito l'informazione che la dicitura "Innocue velature nel cielo" risultava ormai sospetta, si è deciso di passare all'espressione "nebbie diffuse" (le previsioni del tempo sono gestite dai militari). Così abbiamo le nebbie sulla Riviera ligure, in Campania, in Puglia etc. Insomma, la classica nebbia della Val padana (quella vera delle prime ore del mattino) è divenuta caratteristica precipua di tutto lo stivale. Il problema è che quella fitta foschia non è dovuta all'umidità, peraltro più bassa del normale, grazie al bario irrorato, ma il risultato di agenti chimici diffusi a tonnellate in atmosfera. Sono metalli pesanti ed altri veleni che tutti noi stiamo respirando! Vi siete mai chiesti quale sia l'estensione di queste nebbie, nebbie chimiche, s'intende? Eccone uno spaventoso esempio.

Scansione Aeronet ISPRA (terra) del 13 ottobre 2007. Si noti la nebbia chimica estesa su gran parte dell'Italia nord occidentale.Scansione Aeronet ISPRA (terra) del 13 ottobre 2007. Si noti la nebbia chimica estesa su gran parte dell'Italia nord occidentale. Anche il 14 ottobreè stato un giorno da dimenticare.

Al di sopra di quel manto chimico i tankers possono proseguire indisturbati il loro lavoro di disseminazione forsennata di bario, alluminio, selenio, zolfo, torio, uranio, micoplasmi, smart dust, globuli rossi essiccati etc.


Avete per caso notato un aumento delle affezioni respiratorie?

Sanremo oscurata dalla nebbia artificiale.Sanremo in una giornata di scarsa irrorazione chimica.


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Operation Cloverleaf (Operazione copertura)

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Il giorno 2 febbraio 2010, mattinata di pesante attività aerea su Sanremo, i valori di biossido di zolfo sono balzati da 20,5 microg/m3 delle 11:00 a 556,6 microg/m3 delle 13:00. Sarà un caso...



Piano dettaglio - Accordo Italia U.S.A. sul Clima

A Pagina 38 si legge:

WORKPACKAGE 10: Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri

Questo Workpackage ha come obiettivi:


1. lo sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell'ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili a quelle attese in scenari di cambiamento globale;

2. lo studio, l'analisi e la comprensione dei principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura, precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica);

3. la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura).


In dettaglio le attività saranno:

1. l'esecuzione di attività di ricerca eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione

2. l'approfondimento e la migliore conoscenza dei meccanismi di risposta delle piante attraverso la misura diretta dello scambio gassoso in condizioni di pieno campo

3. la verifica in campo di ipotesi sviluppate nell'ambito di esperimenti di laboratorio

4. la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2.



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Biossido e triossido di zolfo sul Mar Ligure

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Ecco la nebbia chimica(a base di SO2 ed SO3) del 12 marzo 2010, diffusa da aerei militari durante la notte, a partire dalle 02:00. Come si vede bene, la foschia indotta si trova al di sotto degli strati nuvolosi di bassa quota.

Vorrei sapere che cosa ne pensa il Sindaco di MilanoLetizia Moratti. Non mi risulta che vi sia traffico veicolare sul mare. ^__^


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Attività di aerosol clandestine notturne: ecco le nebbie

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Mentre la vergognosa R.A.I. di Stato si affannaa spiegare che tutto va bene, attraverso genuflessi servizi inneggianti agli... "scienziati" del C.I.C.A.P., le attività di aerosol a base di SO2, SO3 e particelle di metalli pesanti elettroconduttivi, proseguono (quasi) indisturbate (soprattutto nelle ore notturne), grazie all'alta pressione, che non richiede l'impiego di scie di tipo persistente durante il giorno.

I risultati sono evidenti dalla mappa satellitare del 15 marzo 2010.




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Vento

R.A.I. News 24 ed il cielo lattiginoso (il meteo orwelliano)

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Un chiaro esempio di neo-lingua orwelliana. Il linguaggio modella la rappresentazione che abbiamo della realtà, non dimentichiamolo mai. (Cirano)

Non sono bollettini meteo, ma previsioni di irrorazione clandestina e, quando i disinformatori affermeranno che i cieli non sono "lattiginosi", ma azzurri, mostrate loro questo video.




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Golfo Persico-Kuwait il 21 marzo: scie chimiche

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Kuwait City

Umidità sul livello del mare: 19%
Indice Calore: 29°C
Temperatura massima: 30°C
Temperatura minima: 15°C

Attendibilissime fonti del C.I.C.A.P. ci informano che il Kuwait è notoriamente un paese freddissimo ed umido, laddove le contrails sono un fenomeno moooolto frequente nonché comune a livello strada. Anzi no. A livello sottostrada. ^__^

AERONET_Kuwait_University.2010080.terra.500m
AERONET_BAHRAIN.2010080.terra.500m

Ringrazio Jack Sparrow per la preziosa segnalazione.



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Domenica di votazioni... non senza scie (Election chemday)

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28 marzo 2010, giornata elettorale. Potevano mancare le scie chimiche? Evidentemente no. Il motivo? Chiedetelo a quegli imbecilli per cui siete andati a votare.

Qui la mappa satellitare del 28 marzo 2010.





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Mille chilometri di menzogne

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Durante la mattinata del 31 marzo 2010 abbiamo visto formarsi a nord della Sardegna delle lunghissime scie (chimiche) che, col passare delle ore e sfruttando i venti da nord-ovest, si sono allargate sino ad oscurare il sole su gran parte dell'isola. Chi osa ancora parlare di scie di condensa?

Qui il link alla mappa satellitare.




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Radiosonde e scie chimiche

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Anche oggi [ clicca qui ], 6 aprile 2010, è stato caratterizzato da scie persistenti lunghe centinaia di chilometri su buona parte della Francia, Italia Nord Occidentale, Corsica e Sardegna. I disinformatoripiù spregiudicati scriveranno sui loro blog spazzatura che questa era una giornata particolarmente umida e quindi idonea alla formazione di contrails. Tale spudorata menzogna è oltremodo irritante per chiunque sappia come stanno veramente le cose e certi viscidi personaggi non vanno ascoltati. A riprova che essi mentono, basta osservare i dati delle radiosonde, per verificare di persona la percentuale di umidità relativa, la temperatura, la pressione, in relazione alle quote di volo degli aerei della morte. Si noti che, anche in questo caso, i valori di umidità relativa precipitano alle altitudini di sorvolo dei tankers chimici. Con tali parametri, è impossibile anche la sola formazione di scie di condensa di tipo non persistente. Tanto meno è possibile assistere ad uno scempio simile.

Ricordiamo i fattori idonei alla formazione delle pur rare contrails.

- Temperatura inferiore a -40 °C
- Umidità relativa non inferiore al 70%
- Quota di almeno 8000 metri.




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La pistola fumante

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Nonostante il blocco dei voli, dovuto all'eruzione del vulcano islandese, (il radar, infatti, segnala solo qualche aereo a sud della Francia), abbiamo rilevato la presenza di attività di aerosol tra la Sardegna settentrionale e la Toscana, con evidenti scie in formazione (velivoli militari senz'ombra di dubbio) e copertura indotta. Caso vuole che la mappa MODIS Aeronet di oggi non è ancora consultabile al momento in cui scrivo. Vedremo, se si riuscirà a vedere altro nelle prossime ore. Per ora accontentiamoci delle mappe a bassa risoluzione di SAT 24. Qui uno screeenshot.

Precisato questo, pare proprio di aver ottenuto la pistola fumante. Quelle scie non sono la condensa prodotta da aerei civili ad alta quota, evidentemente.


Un aggiornamento di questo articolo è disponibile sul nostro blog Tanker Enemy.




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La nube vulcanica che ha obnubilato la verità

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Eyjafjallajökull è un ghiacciaio dell'Islanda. Con un'area di 100 km quadrati, è il quinto per estensione dei ghiacciai islandesi. E' ubicato nella parte meridionale dell'isola. Il nome significa "Ghiacciaio dei monti delle isole". Il ghiacciaio ricopre il vulcano Eyjafjöll. In località Fimmvörðuháls, la notte del 20 marzo 2010 si è aperto un cratere vulcanico. Prima del 2010, l'ultima eruzione avvenne dal 1821 al 1823 e causò un'inondazione dovuta allo scioglimento dei ghiacci che provocò notevoli danni.

Il 20 marzo 2010, dopo 187 anni, si è verificata una nuova eruzione dell'Eyjafjöll che ha causato l'evacuazione di circa 600 persone. Il 15 aprile la presenza di una nube di ceneri vulcaniche emessa dal vulcano ha portato alla (strumentale) chiusura degli spazi aerei e di vari aeroporti di alcuni paesi dell'Europa centro-settentrionale: Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Norvegia, Belgio, Francia, Germania , Svizzera, Svezia, Polonia, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Romania, Spagna ed Italia. Campioni di cenere vulcanica, raccolti nelle vicinanze dell'eruzione, hanno mostrato una concentrazione di fluoruri solubili in acqua pari a 104 milligrammi per chilogrammo di cenere. L'agricoltura è molto importante in questa regione dell'Islanda e gli allevatori residenti nelle vicinanze del vulcano sono stati avvisati di non usare le acque dei pozzi e dei fiumi, per via dell'elevata concentrazione di fluoruri che può determinare gravi problemi ai reni ed al fegato del bestiame.

Il 14 aprile 2010, dopo una breve pausa, è ripresa l'eruzione da Eyjafjallajökull, questa volta dal centro del ghiacciaio, con un'inondazione che ha costretto gli abitanti a sgomberare la zona.

Diversamente dalla prima eruzione, la seconda è avvenuta sotto i ghiacci. L'acqua fredda del ghiacciaio miscelata alla lava ha creato delle piccole particelle di ghiaccio che, miscelate alla cenere, si sono innalzate a formare una nube di vapore e fumo, trasportata poi, stando alle fonti ufficiali, a grande distanza. Ciò, assieme alle dimensioni dell'eruzione, stimata venti volte maggiore di quella del 20 marzo ha generato una nube di particelle di silicio, molto pericolose per la navigazione aerea.

Le ceneri vulcaniche sono un pericolo notevole per i collegamenti aerei. A seguito della seconda eruzione, è stato deciso un blocco del traffico aereo a causa della nube di cenere che si è diffusa nell'atmosfera. Sono stati cancellati voli con provvedimenti che hanno interessato milioni di viaggiatori. Il 17 aprile, con la dichiarata diffusione della nube in Italia, l'E.N.A.C. ha provveduto a chiudere alcuni scali nel nord del paese. La I.A.T.A. ha stimato una perdita di circa 200 milioni di dollari al giorno per le compagnie di trasporto aereo.

Le eruzioni vulcaniche di grandi dimensioni sono note, perché producono cambiamenti nell'atmosfera. Gli aerosol di solfati che raggiungono la stratosfera, catalizzano la produzione di monossido di cloro (ClO), che distrugge l'ozono (O3). Nella troposfera superiore, gli stessi aerosol diventano nuclei di cirri che aumentano l'albedo della Terra e quindi alterano il suo equilibrio di radiazioni. Diverse eruzioni nel corso del secolo passato hanno causato, stando ad alcuni studi, un calo della temperatura media sulla superficie terrestre fino a mezzo grado (scala Celsius) per periodi da uno a tre anni. Altri scienziati affermano, invece, (ipotesi assai più probabile) che l’accumulo di ceneri vulcaniche porta ad un innalzamento dei valori termici.

Questa è, in sintesi, la ricostruzione degli eventi, basata sulle fonti dei media mainstream, ma gli accadimenti sono da esaminare nei loro risvolti non ufficiali. Alcuni aspetti, infatti, meritano un approfondimento. In primo luogo, il fenomeno vulcanico è stato concomitante con un'esercitazione militare (operazione Brilliant) condotta dalla N.A.T.O. per simulare la risposta ad un attacco nucleare sferrato dall'Iran. Qualcuno ha ipotizzato che l’interruzione dei voli civili sia da collegare alla necessità di rafforzare ed implementare l’operazione “scie chimiche”, per mezzo di una pausa tecnica.

In questo lasso di tempo gli aerei chimici hanno continuato a volare, soprattutto nelle ore notturne: ciò è dimostrato dalle mappe satellitari in cui sono rimaste immortalate le chemtrails ed è anche testimoniato da fotografie, riprese video di numerosi attivisti del Nord Europa. Non era stato strombazzato dai vari “giornalisti” che i voli erano stati cancellati in tutta l'Europa settentrionale? I velivoli fotografati e filmati erano dunque aerei militari impegnati nelle operazioni di aerosol clandestino a bassa quota. Questo è un fatto incontrovertibile. E' evidente che l'eruzione è stata enfatizzata e che il blocco del traffico aereo non è stato motivato da esigenze di sicurezza, ma da ragioni di tipo strategico. Infatti, è vero che le microparticelle di silicio possono danneggiare i motori degli aerei, ma tonnellate di silicio vengono ogni giorno disperse nell'atmosfera dagli aerei chimici e nessun ente si è mai preoccupato per la sicurezza. Gli incidenti aerei, il cui numero è aumentato in questi ultimi anni, sono imputabili anche alle attività di aerosol: ne è una funesta testimonianza il sinistro occorso al volo Alaska 261.

Scrive l'acuto Michael Castlea tale proposito: "E' necessaria un'altra osservazione circa il particolato Welsbach: si tratta di una mistura molto abrasiva, poiché contiene ossido di alluminio e silicio. Questi composti nella scala di Mohs, che misura la durezza, sono secondi solo al diamante. La polvere Welsbach, le cui dimensioni si aggirano intorno al micron ed anche meno, tende a depositarsi su qualsiasi superficie ed anche sugli apparati di un aereo che si trovi a volare attraverso questa "sabbia". I meccanismi lubrificati, usati negli stabilizzatori orizzontali e verticali, negli alettoni, nei flaps, nei sistemi di atterraggio possono essere danneggiati dai metalli abrasivi dispersi con le chemtrails. Il jack-screw (vite di alzata) coperto del materiale Welsbach può causare una graduale "fresatura" del metallo della vite di alzata e provocare un'avaria, determinando una configurazione incontrollabile dei parametri relativi all'assetto di volo. Riteniamo che il volo Alaska 261 incappò in circostanze imprevedibili. Quel volo attraversava ogni giorno aree pesantemente irrorate, come la costa occidentale degli Stati Uniti o la regione sopra Dallas, in Texas.

Altri aerei sia civili sia militari hanno subìto malfunzionamenti che sono stati attribuiti ad una componentistica di scarsa qualità. Queste conclusioni potrebbero non essere lontane dal vero, ma si potrebbe vedere nelle chemtrails la causa di alcuni incidenti aerei?"




Senza escludere che il governo segreto mondiale abbia strumentalizzato l'eruzione per saggiare le reazioni dei cittadini di fronte a gravi ed inattese difficoltà negli spostamenti, crediamo che il pretesto della nube di cenere vulcanicasia stato usato soprattutto per "giochi di guerra", naturalmente all'insaputa dell’opinione pubblica che si balocca con le versioni ufficiali (e false) propalate da telegiornali e quotidiani. Ne è la prova il fatto che nessun organo di informazione ha anche solo accennato all'esercitazione congiunta delle forze N.A.T.O.

D'altronde, il problema costituito dalla nube è stato ingigantito ad arte: essa si è espansa sopra l'Islanda e nelle aree limitrofe, mentre al di fuori di questa zona, tutto sommato non amplissima, non se ne è vista neanche l'ombra. Alcuni elicotteri hanno tranquillamente sorvolato il vulcano, senza incorrere in alcun pericolo.



La manifestazione geologica è occorsa, dopo essere stata preceduta da numerosi articoli ed interventi sulla diabolica geoingegneria, un insieme di progetti ed attività basate sulla dispersione di vari composti chimici, in primis il biossido di zolfo (SO2), ufficialmente per contrastare il global warming. Il biossido di zolfo si sprigiona proprio con le eruzioni vulcaniche.

Infine non si può escludere che l'eruzione sia stata causata o per lo meno propiziata con l'impiego di armi ad hoc. D'altra parte una delle Illuminati cards raffigura proprio un evento vulcanico distruttivo…


Nota: altri addentellati meritano di essere esaminati circa l'eruzione vulcanica: ne daremo conto, appena possibile. Intanto, rimandiamo agli ottimi articoli sul tema pubblicati da Corrado Penna. Queste inchieste si possono leggere qui, qui e qui.

Appendice: trascrizione del testo di un "profetico" servizio giornalistico mandato in onda dal TG2 nel mese di febbraio 2010.

Eruzioni vulcaniche controllate per combattere il riscaldamento globale. Proposta bizzarra, ma lanciata da serissimi scienziati (sic) su un'importante rivista. La proposta scaturisce dalla constatazione degli effetti in parte benefici, per quanto strano possa sembrare, di un immane disastro che colpì nei primi mesi del 1991 l'isola Luzon nelle Filippine.

Il vulcano Pinatubo dette vita piuttosto lentamente, il che permise di evacuare la popolazione, ad una gigantesca eruzione. La massa di polveri a base di zolfo emesse dal Pinatubo creò per molti mesi una sorta di ombrello che, filtrando i raggi del sole, fece abbassare la temperatura del pianeta di quasi mezzo grado centigrado.

Tre scienziati nordamericani ci hanno ragionato ed adesso con un articolo sull'autorevole (sic) rivista "Nature" propongono di provocare artificialmente delle eruzioni vulcaniche per raggiungere lo stesso obiettivo: creare un ombrello di polveri che riduca temporaneamente, ma velocemente, la febbre del pianeta. In questo modo, dicono, si potrebbe guadagnare tempo per realizzare una riduzione a lungo termine dell'effetto serra.

I critici obiettano che l'operazione sarebbe costosa e soprattutto ad altissimo rischio, ma i tre insistono: bisogna lavorarci, poiché la situazione è troppo grave per ignorare questa possibilità.

Staremo a vedere: se c'è una cosa che non manca in Italia, sono proprio i vulcani.



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La nube fantasma

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Sembra che le autorità governative ed i media ad esse asservite ci abbiamo preso gusto nell'inventare di sana pianta fatti non rispondenti al vero. Nei giorni scorsi infatti (tra il 6 e l'8 maggio 2010), nonostante da più parti si siano evidenziate le menzogne legate alla fantomatica nubedel vulcano islandese Eyjafjallajökull, usato come alibi per una esercitazione N.A.T.O. nei cieli europei, nuovamente il traffico aereo è stato bloccato per diverse ore sui cieli spagnoli e britannici. I giornali hanno riferito che "la nube vulcanica si stava diffondendo sui cieli della Gran Bretagna, sulla Spagna e stava per arrivare su Italia e Grecia". Peccato che anche questa volta, l'unica nebbia che si vede sulle mappe satellitari è quella lasciata dagli aerei impegnati nelle operazioni di aerosol clandestine. Si notino le densissime nebbie ad ovest del Portogallo e le spennellate di biossido di zolfo e ferro diffusi da centinaia di aerei a sud della Spagna e della Francia, sino ad arrivare sui mari italiani. Inquietanti glipseudocirri tendenti al giallo-verde che ricoprono come un sudario di morte gran parte del nord-mediterraneo.

Viene da pensare che l'attività eruttiva del vulcano viene opportunisticamente usata per coprire le pesanti irrorazioni di questi giorni. A pensar male non ci si sbaglia quasi mai.

Colgo l'occasione per ricordare che l'operazione "chemtrails" costa ad ogni paese interessato circa 19 milioni di euro al giorno. Quando vi diranno che bisogna stringere la cinghia per via della crisi economica legata alla truffa dell'euro, saprete chi maledire.




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Una nube vulcanica elettroconduttiva

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Il 27 maggio 2010, sul portale del National Geographic, viene pubblicato un articolodal titolo "Electric ash found in Iceland plume miles from volcano" (Cenere caricata elettricamente a miglia di distanza dal vulcano islandese), a firma del giornalista Brian Handwerk. Nello studio, eseguito dall'équipe di Giles Harrison, si evidenzia una strana anomalia: le ceneri emesse dal vulcano islandese Eyjafjallajökull risultano caricate elettricamente sino a 1.200 km di distanza dal punto dell'eruzione.

[...] "Electric ash from the Eyjafjallajökull volcano was found a record 745 miles (1,200 kilometers) away from the eruption. [...] In fact, ash from deep in the volcanic plume was still charged 32 hours after being spewed from the Iceland peak, which suggests that the charge was self-renewing”, the scientists say".

[...] "L'elettroconduttività è stata riscontrata sino a 745 miglia di distanza dal luogo dell'eruzione. [...] Infatti, la cenere della nube vulcanica risultava carica elettricamente anche a distanza di 32 ore, dopo che era stata eruttata dal cono vulcanico, il che suggerisce che la carica si autorigenerava”, asserisce lo scienziato".

Gli scienziati non riescono a spiegarsi una tale singolarità, ma è interessante osservare che il giorno 11 maggio 2010 notammo un'inconsueta attività aerea (scie chimiche) proprio nella vasta area circostante la nube vulcanica, in prossimità dell'Islanda. Quel giorno il traffico aereo fu bloccato ancora - ricordiamo - su Scozia ed Irlanda, ma, guarda caso, in mezzo alle ceneri, come evidenziato dai fotogrammi che si riportano, era, a quanto si vede, un pullulare di aerei! Ci si domanda: "Se il traffico aereo fu bloccato su parte della Gran Bretagna, com'è possibile osservare tutti questi voli proprio in mezzo alle ceneri vulcaniche? Non si era affermato che le polveri costituite da biossido di zolfo sono dannose per i propulsori e le parti meccaniche dei velivoli?

"Electrified ash could theoretically pose a risk to air traffic, because charged particles might interfere with radio transmissions, the study authors say. Also, if charged ash penetrates an aircraft cabin, it could create an electrostatic hazard to passengers and internal systems".

Le ceneri cariche elettricamente possono teoricamente costituire un rischio per il traffico aereo, a causa delle particelle che potrebbero interferire con le trasmissioni radio”, osserva l’autore dello studio. “ Se penetrassero nella cabina di pilotaggio, potrebbero provocare danni ai sistemi interni.”



A quanto pare, devono essere contemplati seri motivi per sottovalutare eventuali danni alle varie componenti di un velivolo, visto che quelle scie che si vedono tra le ceneri vulcaniche, sicuramente sono originate da aerei militari. In quale missione erano impegnati? La risposta sembra proprio essere fornita dall'articolo del National Geographic.

E' ormai appurato che è in atto, da anni, una serie di programmi di geoingegneria e che uno di questi prevede la dispersione in atmosfera di biossido di zolfo (SO2), trimetilalluminio, rame, bario, ferro, nichel, manganese, litio etc. in modo tale da rendere elettroconduttiva l'atmosfera a fini strategici. E' quindi altamente probabile che i militari abbiano colto l'occasione dell'eruzione vulcanica e della copiosa fuoriuscita di ceneri sulfuree al fine di miscelarle (si vedano le scie mostrate da satellite) ai metalli elettroconduttivi solitamente diffusi in bassa e media atmosfera dai famigerati "tankers" militari camuffati da velivoli commerciali nonché da aerei di compiacenti compagnie low cost a quote più elevate. In questo caso, uno dei composti tipici (il biossido di zolfo), adoperato per aumentare intenzionalmente l'"effetto serra" e per poi attribuire l’aumento delle temperature al CO2 di origine antropica, è stato abilmente sfruttato, approfittando della notevole attività eruttiva del vulcano Eyjafjallajökull.

A conclusione di questo articolo, vi proponiamo una curiosa sequenza fotografica nella quale si notano strani bagliori sulle pendici del vulcano islandese. Da You-Tube è SCOMPARSA ogni copia della famosa edizione del Tg2in cui, nel febbraio 2010, si annunciava il progetto di causare l'esplosione controllata dei vulcani per mitigare il (fittizio) "riscaldamento globale". Siamo sicuri che questa sia un'eruzione del tutto naturale?

Si ringrazia il gentilissimo Arturo per la segnalazione dell'articolo di cui sopra.



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Cani sciolti

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Siamo alle solite. Anche questa estate l'uso delle scie chimiche di tipo non persistente e le irrorazioni notturne di SO2 hanno spesso preso il posto delle classiche scie persistenti diurne. Il problema è che molti poco provveduti e che hanno orecchiato la questione chemtrails sono convinti che le attività di aerosol si sono fermate. Essi osservano un cielo sgombro, ma non notano la completa assenza di formazioni nuvolose cosidette "da bel tempo" e si illudono di essere stati graziati per qualche recondito motivo.

Il nostro paese è, per quanto ci consta, l'unico ad adottare tali metodologie di dissimulazione, soprattutto in presenza di alta pressione. Ciò dimostra che il programma di irrorazione viene gestito autonomamente dalle singole strutture militari e dai governi, basandosi su esigenze precise. Nel nostro caso, data la notevole consapevolezza dei cittadini italiani, via via sempre più sensibilizzati attraverso la Rete e grazie ad alcuni programmi televisivi, gli attuatori del piano di aerosol clandestino hanno studiato metodi atti a camuffarsi il più possibile.

Nello specifico, le operazioni illegali si concentrano per la gran parte nelle ore notturne, con sorvoli a quote bassissime, tanto da poter distinguere gli aerei nei dettagli anche nella parziale oscurità e tanto da udire continuamente il rombo dei turbofan. Osservando i lampioni della strada o altre fonti di luce, si può notare una coltre di "fumo" trasportata dal vento. Tramite il raffronto con le mappe satellitari disponibili su sat24, abbiamo la conferma che il fenomeno ha rilevanza nazionale: le nebbie indotte si intensificano nelle ore notturne e si dissolvono gradatamente nelle prime ore del mattino. Durante le ore diurne sarà bastevole una costante, ma discreta attività a quote medio-alte, al fine di mantenere sufficientemente elettroconduttivo il medium atmosferico. Il risultato? Cielo privo di formazioni nuvolose di ogni tipo e la classica colorazione che passa da un celeste cadaverico al bianco lattiginoso.

Ciò chiarito, è d'uopo un'altra osservazione.

Nel settore della disinformazione si legge: "L’unico 'fatto' onestamente plausibile e comprovabile è quello relativo al progressivo cambio di propulsori occorso negli ultimi anni (mi riferisco ai nuovi motori turbo fan a doppio flusso), unitamente all’aumento delle quote di volo e ad un indiscriminato aumento dei voli e il fiorire di miriadi di compagnie lowcost. In tal senso questo studio è stato il primo punto oggettivo che non mostrava cedimenti logici".

Se dovessimo basarci su tali mendaci affermazioni, il "fenomeno scie persistenti", a parità di condizioni atmosferiche, dovrebbe essere invariato negli anni e dovrebbe essere pressoché simile in Francia, Italia, Grecia, Croazia... Nelle stesse ore dovremmo osservare scie di tipo durevole sia in Liguria occidentale sia sullla Costa Azzurra. Dovrebbero esserci scie lunghe centinaia di chilometri in Puglia ed anche in Grecia. Invece no. Solo sul terrotorio italiano possiamo rilevare nebbie basse e dense, tanto da limitare la visibilità a 3 km. Non solo! Il fenomeno delle foschie artificiali usate in sostituzione delle scie persistenti è un evento che possiamo osservare, in Italia, solo da qualche anno!

Negli altri stati possiamo ancora scorgere, invece, le classiche persistent chemtrails. Per quale motivo? Forse gli aerei che sorvolano il nostro paese dispongono di motori diversi? Ovviamente non è questa la risposta. La risposta è una sola: è in atto un programma di avvelenamento dei biomi, perpetrato da aerei militari e civili ed a quote di volo differenti.

Qui di seguito vi mostriamo una prova schiacciante. Un KC-10 viene ripreso da due piloti dall'interno della cabina di un velivolo che segue a distanza ravvicinata. I due piloti, nello scambiare qualche battuta, constatano che il KC-10 (aviocisterna militare) sta disperdendo "chemtrails" e, in tutta evidenza, chiunque può confermarlo, visto che le scie che vediamo uscire da quel KC-10, provengono da ogni dispositivo, fuorché dai motori!



Il video è stato inserito su You-Tube il 14 luglio 2010, mentre il canale è stato creato nel 2008, ma usato solo ora. Potrebbe trattarsi di un pilota militare, se si considera il nome del canale (USAFFEKC1O). Un cane sciolto. Una falla nel sistema. Questo video deve essere diffuso dappertutto non solo per la chiarezza delle sequenze, ma anche perché l'autore del filmato non è un cittadino qualunque. Quando vi accuseranno di essere dei visionari paranoici, mostrate questo inconfutabile documento. Non è una prova? Quale magistrato potrebbe negare l'evidenza?

Un'esortazione ai loschi disinformatori: l'epoca delle scie di condensa è finita. Scendete dal carro dei perdenti, fin quando siete in tempo.


Il filmato può essere scaricato da qui.



Ringraziamo l'amico e collaboratore Arturo per la segnalazione dell'importante documento video.


Perturbazioni con vortici caratterizzati da angoli retti

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Attivisti spagnolicontro le scie chimiche hanno scovato ed esaminato delle allucinanti immagini satellitari che mostrano vortici di perturbazioni contraddistinti da innaturali angoli retti. Correttamente gli attivisti iberici chiamano in causa, per spiegare l’assurdo fenomeno, manipolazioni meteorologiche attuate con aerei chimici, navi, satelliti e chissà quali altre diavolerie. Si nota inoltre dalle immagini che le depressioni, come spinte verso le Isole britanniche, seguono una direttrice il cui punto d’origine è situato nel Golfo del Messico, dove la corrente ha subìto, negli ultimi mesi, una preoccupante diminuzione di velocità.

Ringraziamo l’amico Mercury per la preziosa segnalazione.



Wasp: atto III

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Wasp, chi era costui? Uno dei disinformatori più subdoli ed insultanti ha agito indisturbato per tre anni, disseminando calunnie, diffamazioni e contenuti scatologici a iosa... Dio, però, non paga il sabato e così eccolo identificato, con volto, nome e cognome, in tutto il suo splendore. Per Wasp è arrivata Filippi: presto sarà la volta dei suoi amichetti.

E' il 19 novembre 2007, allorquando mio fratello Antonio riceve questa email:

"Caro Antonio, ho assistito alla conferenza sui cambiamenti climatici e, dato che i relatori non erano giornalisti e tantomeno "scientifici, ma meteorologi, quindi tecnici, ho trovato interessante l'esposizione documentata sulla realtà dei cambiamenti climatici nella nostra zona. Detto questo, condivido il proposito di tener desta l'attenzione sulle scie inviando di quando in quando lettere a Sanremonews. Tuttavia sarei curiosa o meglio, interessata, a conoscere la disponibilità della stampa locale sull'argomento. A giudicare dalla totale assenza di notizie in tal senso, temo che sia nulla, ma vorrei da Lei una conferma ed eventualmente la motivazione che i responsabili adducono per giustificare il loro silenzio. Grazie e buona, buonissima giornata anche se, questa mattina, strisciavano in mezzo alle nuvole! Teresa"

A questo messaggio ne seguirono altri, più verbosi che significativi. La signora Teresa chiese pure un incontro di persona, visto che ella risiedeva a Sanremo. Sembrava uno dei tanti contatti che quasi tutti i giorni si instaurano nell'ambito della nostra lotta alle attività di aerosol clandestine cominciata nelll'ormai lontano 2005. In seguito Teresa non scrisse più e la matronale donna fu dimenticata, così come dimenticammo che era stata proprio lei a procurarci il libro "Polvere di Stel", scritto dal figlio, con una prefazione di Achille Pennellatore. La vanità le è stata fatale.

Più recentemente siamo venuti a conoscenza del fatto che sul citofono dell'abitazione di Angelo Nigrelli (Wasp) appare anche il cognome "Barazzetti". A quel punto ci è tornata in mente Teresa... Teresa Barazzetti di Sanremo.

Abbiamo quindi proceduto ad una ricerca delle email ricevute in passato ed è saltato fuori l'incredibile: Teresa Barazzetti scriveva usando l'account del marito (nigrelli.angelo@tiscali.it), ovvero Angelo Nigrelli alias Wasp: il padre di Enrico Nigrelli, l'autista di autobus le cui azioni di stalking, in collaborazione con il padre Angelo, avevamo evidenziato nei mesi trascorsi.

Teresa Barazzetti era l'anello mancante per ricostruire l'organigramma ed i ruoli di una famiglia dedita alle ingiurie ed alla maldicenza, attraverso blog, canali video ed altri mezzi disponibili sulla Rete. Qual era il ruolo di Teresa? In tutta evidenza la moglie di Nigrelli si era prestata, nel 2007, per carpire informazioni personali, cercando di infiltrarsi nel nostro Comitato, spacciandosi per cittadina sensibile al problema "scie chimiche". E' un espediente collaudato in certi ambienti: Wasp è, a tutti gli effetti, una creatura (o un aborto?) dei servizi, protetta dalla Magistratura e dalla Polizia. A conferma di ciò, abbiamo raccolto altri elementi probanti, su cui qui non indugiamo, ma che saranno esposti al nostro legale, nel momento in cui sporgeremo denuncia/querela nei confornti dell'agente di Sanremo, Angelo Nigrelli.

Teresa, signorile nei modi, a differenza del marito zoticone, garrula, sofistica (i direttori di Sanremo News e di Riviera 24 ne sanno qualcosa) e vanagloriosa, ha costruito, insieme con i familiari, una cellula di delatori non privi di una certa scaltrezza, ma troppo sicuri di sé.

Wasp ora ha un volto ed un nome, insieme ad altri suoi colleghi. Il suo ruolo di diffamatore di professione è alla luce del sole. Chi lo dovesse incontrare, saprà che si tratta di individuo spregiudicato e dalla dubbia moralità così da regolarsi di conseguenza.



Descrizione dell'episodio delle riprese video:

Sono le 18:30 circa delll'11 luglio 2011. La regale consorte di Angelo Nigrelli (Wasp), Teresa Barazzetti, esce dalla tipografia per dirigersi verso casa, non molto distante, e, voltando il cantone, mi riconosce. Sbianca in volto per la sorpresa, si precipita in un antro del parcheggio sotteranneo di fronte, adagia sul marciapiede le sporte della spesa e chiama l'augusto consorte. Costui esce dalla tipografia e, sapendo in quale angolo mi trovo, inizia ad inquadrarmi in quella direzione.

Conscio che deve essere "buona la prima" lo riprendo anch'io, pur sapendo che mi ha scorto. Poi il raffinato locutore tenta una provocazione, berciando: "Vaffanculo te e quello stronzo di tuo fratello!" (sic). Avrebbe certamente cercato di prendermi la videocamera, così decido di allontanarmi. Tenta di rincorrermi, ma, arrancando, dopo un po', deve rinunciare. Ora mastica amaro, perché un agente scoperto è bruciato ed i primi a "scaricarlo" saranno i suoi sodali. Sarebbe stato preferibile se si fosse dedicato alla tipografia: meglio un misconosciuto, ma onesto artigiano che un famoso spione malato.

Onde scalari a Nord della Russia?

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Questa è l'immagine fornita dall'applicazione "iPhone living earth hd".

Al di sopra del Mare di Barents si nota una strana formazione, forse generata o plasmata da onde scalari. Il punto di irradiazione pare la Nuova Zemlja, (Nuova Terra), arcipelago a nord della Siberia, forse sede di un'installazione di tipo H.A.A.R.P. Come spiegheranno i meteorologi una così bizzarra "nuvola"? L'immagine risale al 4 settembre 2011 ed è stata realizzata dal nosto amico A.G.



Una scia lunga oltre 1000 km dalla Serbia al Mar Ligure! Condensa?

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Il giorno 25 novembre 2011 è stato caratterizzato da un'intensa attività di aerosol su tutto il Nord Italia, tanto da creare, con il passaggio di aerei con scie di tipo persistente, una fitta coltre che ha oscurato il sole sin dal primo pomeriggio. Per l'occasione abbiamo potuto catturare, da SAT24, una scia chimica lunga oltre mille (1.000) chilometri, a dimostrazione del fatto che di tutto si tratta, tranne che di fenomeni di condensazione. Infatti le radiosonde dello stesso giorno mostrano valori di umidità bassissimi a tutte le altitudini. Ovviamente ciò non è un caso, visto che la dispersione di elementi igroscopici in atmosfera ha come prima conseguenza il crollo repentino dell'umidità relativa e la concomitante scomparsa di qualsivoglia formazione nuvolosa naturale. Ricordate i cumuli da bel tempo? Dove sono finiti?

Ricordiamo che la presenza ipotetiche di "scie di condensazione persistenti", viene giustificata SOLO da valori di umidità elevati ed anzi è d'uopo ricordare che la persistenza di una scia è ipotizzabile solo con il fenomeno della sovrassaturazione e cioè quando sono presenti valori di UR superiori al 150% ed in costante aumento. Cosa che... anche il 25 novembre non si è verificata affatto!



Imminente l'uscita del libro "Scie chimiche: la guerra segreta"

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Sarà disponibile a partire da maggio 2015 il volume “Scie chimiche: la guerra segreta”, i cui autori sono Rosario ed Antonio Marcianò. Il saggio è stato concepito come l'ampliamento dell'omonimo documentario di cui mantiene l'impianto: vi trovano così adeguato spazio gli argomenti che nella precedente produzione o erano stati esposti per sommi capi o talora trascurati per evidenti ragioni di durata. Si traccia in questo modo un quadro esauriente che travalica i confini della geoingegneria clandestina intesa come insieme di attività di intervento sui fenomeni atmosferici, per esplorare altri àmbiti non meno rilevanti, come lo snaturamento della biosfera, il controllo delle nazioni, i nessi con le politiche gestite da apparati sovranazionali etc. Cogliamo l'occasione per ringraziare l'editore ed i suoi collaboratori che hanno creduto, sin dal principio, nel progetto nonché tutti i lettori, i cui contributi, segnalazioni, spunti hanno permesso di scrivere un'opera che è veramente agganciata ad esigenze divulgative scevre da ogni condizionamento. Di seguito la presentazione della quarta di copertina. "Con taglio oggettivo e per mezzo di una corposa documentazione, dopo aver inquadrato il problema, il libro si sofferma sulle varie sfaccettature della questione: - il controllo del tempo e del clima - le connessioni con le strategie militari e gli interessi economici - le conseguenze sull’ambiente e sulla salute - il ruolo della disinformazione e della propaganda È stato privilegiato un approccio scientifico, ma questo non esclude una precisa volontà di denuncia accanto ad uno sprone nei confronti dei lettori a prendere coscienza del fenomeno. Il testo si basa su ricerche pluridecennali sul tema che hanno condotto a conclusioni ormai inconfutabili. L’osservazione e l’esperienza, come da metodo consolidato, hanno completato il mosaico". "Scie chimiche: la guerra segreta" sarà disponibile entro maggio 2015 e può essere già prenotato su Macrolibrarsi.it da questo link.

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